giovedì 29 maggio 2014

gita a Parma

Domenica mattina ore 6.Il sole fa cucù ma i miei occhi no, reclamano qualche ora di sonno. Ma suvvia, si parte per Parma, incontro al pulmann con altri partecipanti del gruppo ANSTEL di Mondavio, simpatici ragazzi e ragazze di ...anta anni che 2 volte l'anno si concedono un'escursione su e giù per l'Italia. Il Presidente Francesco e il Segretario Ezio con le rispettive consorti fanno egregiamente il loro lavoro: scelgono la meta, distanza massima di 3/ 4 ore di pulmann, pranzo in un ristorante del loco, guida turistica e via! Si parte.Sosta in autogrill, cappuccino, brioche e bagno. Ripartiamo e alle 10 siamo in Parma. La guida ci aspetta e intanto" stringiamoci, facciamo una bella foto di gruppo" dice Francesco, " chi è basso davanti, chi no dietro" e noi tutti ad obbedire e come una bella scolaresca "cheese!" Con la guida visitiamo subito il Palazzo Pilotta con all'interno la meraviglia del Teatro Farnese, in legno a gradoni.Un'esplosione di meraviglia ci colpisce, tutto ben ricostruito dopo la II guerra mondiale, è un gioiellino con effetti  visivi eccezionali, sembrava di vivere all'indietro nel tempo
 con il centro in cui si facevano le gare navali...
Poi siamo usciti, nel giardino del Palazzo, via x il centro città ed ecco il Teatro Regio con il cartellone della danza...che voglia di sedermi lì ad osservare i ballerini classici! Faccio appena in tempo a dire " qui potrebbe passare Verdi!"che un gruppo di carrozze a cavallo sfilano davanti a noi! Proseguiamo il tour x vedere la Camera di S. Paolo dipinta dal Correggio.Io " bò che avrà di bello una camera?" bestia di un'ignorante!mai avrei immaginato che la badessa Giovanna avesse allestito un capolavoro di decori simili,
una esplosione di cromie, di angeli, di disegni hanno colpito noi visitatori, il Correggio ha disegnato sul camino una Diana che quasi quasi scende giù e mi appioppa un ceffone x la mia ignoranza!

E'ora della pausa pranzo! andiamo in un ristorante tipico parmense, camerieri con accento napoletano! ravioloni in bianco, gnocchi al ragù, scaloppine, insalata, patate arrosto, crostata, vino acqua...ben pasciuti alcuni di noi hanno acquistato il Parmigiano!
Ora alle 2.30 l'abbiocco colpisce il gruppo che abbastanza lemme prosegue il tour, Piazza Garibaldi, il salotto buono, Via Cavour con le botteghe di lusso, il Duomo e il Battistero, bello bello, e la Chiesa della Madonna della Steccata.
Alle 17 ritorniamo verso casa con qualche souvenir, stanchi ma soddisfatti, ed abbiamo anche il tempo x andare a votare, eh, Maresciallo Francesco? o dovrei dire Bob Marley? alla prossima
Piazza Garibaldi colla bellissima meridiana
interno della Cattedrale
S. Maria della Steccata

Bob/ Francesco

lunedì 19 maggio 2014

io a primavera

Quando ero piccola, io, un maschiaccio ero! Correvo, mi arrampicavo su tutto, ringhiere, alberi...saltavo, andavo in bici frenando coi piedi fino a consumare qualsiasi tipo di calzatura. Le mie uscite erano lunghe finchè il sole non tramontava e finchè l'urlo di mia madre " Antooooooooooooooo!!!!!!!!!" risuonava nei giardinetti o intorno a casa mia. Tornavo a casa delusa perchè il gioco non era finito o perchè non mi sembrava ancora l'ora...ma quando vedevo il viso dei miei genitori stravolto x il loro immane lavoro al forno...allora capivo e mi devo aver detto " Anto, gioca finchè puoi perchè a tribolare viene sempre in tempo!" In questo mese di maggio i campi, un fermento di papaveri, di violette, di erba fresca e alta, di "lupini" da mangiare, un vero paradiso terrestre. Si andava, subito dopo pranzo, avevo sì e no 7, 9 anni sotto la scarpata della Posta a correre a perdifiato in discesa, a fare capriole fino giù in fondo al fosso, la folle corsa era premiata dai mazzi di violette che mi aspettavano, dall'acqua che scorreva limpida e fresca, che bevute! e tornando su verso casa la pausa merenda: raccogliere mazzi di " lupini", sbucciarli sul posto e sgranocchiarli come si farebbe oggi con i pop corn...seduta in mezzo all'erba fresca...col sole sulla testa, la primavera nel corpo, negli occhi la fanciullezza, il ridere coi denti o con qualche buco...poi via si torna a casa, i compiti di scuola?! bo!' che io mi ricordi li facevo durante la TV dei ragazzi, alle 5 del pomeriggio, svelta svelta, che se avanzava il tempo, una corsa fino ai giardinetti sotto la Rocca non me la perdevo, fino al tramonto e al grido " Antooooooooooooooo" che mia mamma avrà detto un giorno sì e uno pure...
 io che rotolavo felice

i " lupini"