giovedì 13 maggio 2010

IL CONTEST di ANNAtheNICE










Partecipo al contest"IL CAMMINO DEI SENSI" di
http://anna-thenice.blogspot.com/2010/05/contest-il-cammino-dei-sensi_08.html







L'UDITO



Io vivo in un paesino di 3.000 anime.
Prima, quando ero ragazza ci si conosceva tutti e bastava un suono,tipo il fischio fatto con le dita, per radunare un branco di monellacci, maschi e femmine, per giocare intorno alla Rocca.
I giochi erano quelli di allora, a nascondino "io conto 10 per ognuno di noi" ...1, 2, 3...10 chi ha fatto ha fatto, chi non ha fatto s'arrangia...ssssssssssshhhh, le orecchie rizzate per ascoltare anche il minimo respiro o rumorino di sassolino che gli amici nascosti potessero fare.Tu che cercavi di essere il più rumoroso possibile per metterli in allarme e farli scoprire.Loro che si accucciavano sotto una panchina e quando le ginocchia cedevano, allora o scoppiavi dalle risate o fuggivi come un forsennato, con le ciabatte rumorosamente trascinate verso la tana.
E le urla,ti ho tanato, no non ero io era lui...e giù a urlare fino a che "Antonietta, è ora di cena!" mammma chiama e via a casa ciabattando sul marciapiede ghiaioso...ciao a domani!
Oggi i bambini non si sentono più giocare per strada, i loro rumori sono i ciak, click dei videogames...le loro ciabatte sono pantofole insonorizzate perchè il vicino non vuol essere disturbato...la loro mamma è sempre più impegnata col telefonino o col pc per andare a chattare con le amiche...non si sentono neanche più le urla di richiamo "Luca, è ora di cena!" perchè Luca non può stare fuori casa fin quando non è notte, perchè mamma e babbo tornano tardi dal lavoro e Luca è dalle 5 che sta rintanato sulla poltrona a fare ciak e clack...in silenzio.

6 commenti:

  1. Che bella descrizione del tempo di una volta!
    E' una poesia.

    RispondiElimina
  2. I've been thinking a lot about this recently.
    Not solely of a game of hide & seek, but of such changes in childhoods in general.
    Boys chasing down the street, girl with jumping ropes.
    Play was genuine. It was innocent resourcefulness.
    I remember children playing with rocks, searching for bugs, caterpillars and butterflies. And those flies who light up at night.
    Today childhood is tech savvy.
    I think they would get bored with the outdoors and need the cell phone and computer.
    We were the luckier generation because we appreciated more meaningful things.
    Thank you for sharing your recollections of childhood.
    I fond this post very enjoyable. :)
    Brad

    RispondiElimina
  3. bellissime le tue parole e i tuoi ricordi entrano nel cuore facendoti tornare indietro nel tempo,grazie è così importante riprendersi la nostra infanzia e farne un tesoro prezioso per chi non ha potuto avere le nostre esperienze.un bacio

    RispondiElimina
  4. Bravissima antonietta...... mi hai davvero enmozionata.... Il tuo racconto è originale e bellissimo.
    Sei la prima sai?
    A presto
    Anna

    RispondiElimina
  5. Fai copiaincolla della foto del contest e aggiungila per favore sia nel post che al lato del tuo blog e aggiungi il link. Così chi ci passa arriva prima...
    Grazie mille

    RispondiElimina
  6. un finale reale che fa venire nostalgia di tempi lontani....
    i bambini erano certo più spensierati e più liberi di oggi...
    mi hai fatto ricordare di quande anche io giocavo a nascondino...l'ambiente era marino ...ma l'atmosfera la stessa...
    grazie ....

    RispondiElimina