mercoledì 27 gennaio 2010

un giorno gelido!







Oggi è il GIORNO DELLA MEMORIA.
Io ricordo la mia visita ad Auschwitz, come un gelo nel mio cuore.
Eravamo a Cracovia x il progetto scolastico Comenius, il nostro referente, un simpatico Direttore di nome Rizard, aveva portato i nostri colleghi a visitare quel luogo di dolore la domenica, ma noi italiani per un disguido di valigia persa dal nostro Direttore avevamo perso l'appuntamento. Nei giorni successivi, non so come, parlando con Rizard gli chiesi se ci avrebbe potuto portare anche noi là. Lui, un omone baffuto, pacioccone, silenzioso ha gentilmente risposto YES.Così la mattina successiva, di buon ora siamo partiti noi 3 italiani e lui verso quel posto.Era una giornata di dicembre, a dir poco gelida, ma soleggiata.Durante il percorso verso lì, Rizard ci parlava di tutto e di più, ma NON di dove ci avrebbe portato...
Siamo arrivati, un enorme parcheggio semivuoto, un silenzio terreo.
All'ingresso del campo la famigerata scritta"il lavoro rende liberi" poi i viali coi fili spinati, con le casette dei deportati in ordine maniacale, tipo villaggio turistico.
L'unico suono erano i nostri passi sul gelo e i CORVI che girano indisturbati tra queste stradine.
Rizard, silenzioso e sempre + ingobbito ci fa entrare in alcune costruzioni e lì il mio cuore si è fermato.
Enormi vetrine strapiene di ricordi di umanità derisa, umiliata e infine ammazzata.
Rizard sempre zitto
Io che" bestemmiavo" contro quelli che hanno compiuto il tutto
Capelli, valigie, stampelle, carrozzine,occhiali tutto in una montagna di dolore
Le lacrime mi sono arrivate.
Rizard non ha fiatato.
Nella sala dei forni...il culmine...il mio cuore si è fermato...un dolore insopportabile...sto piangendo anche adesso...mi sono avvicinata a Rizard e ho capito...lui è polacco, ha vissuto questo dolore tramite i suoi familiari che certamente erano qui...allora ho visto veramente l'uomo Rizard, l'amico che ancora oggi, a distanza di anni,ricordo con affetto fraterno.
Ma la visita lì mi è servita, sia x piangere lacrime di dolore, rabbia ma anche x capire che noi uomini e donne sappiamo essere cattivi sul serio.
Quando racconto questo ai miei alunni, prima li vedo scherzosi come raccontassi un film, ma quando mostro loro la foto dove siamo veramente lì allora si zittiscono e credo che capiscano...

Non riesco a scrivere le parole Auschwitz, lager,tedeschi...

6 commenti:

  1. ti capisco Anto...
    e grazie di questa testimonianza...
    voglio andarci anche io un giorno...
    sento che devo farlo...
    un abbraccio
    dida

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  2. ciao il tuo blogè veramenet tanto carino...! E pensa che l'ho scoperto per caso!!! Sei bravissima!!!

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  3. Non lo so se sia giusrto ricordare ... o se è meglio dimenticare... questa brutta storia..

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  4. i have many friends that lost family there. i am reading about their stories in my book club. what a tragedy for the world that was! thank you for sharing honey.

    hugs, bee
    xoxoxoxoxoox

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