Domani, 1 ottobre.
Ricomincia un nuovo anno scolastico.
Cartelle pronte, grembiule fresco di negozio, panino con la mortadella incartato bene bene, ansia da eccitazione, mamma e babbo felici che finalmente la mattina non stò più tra i loro piedi nel forno, i miei amici contenti solo di sperare in compiti meno pesanti dell'anno scorso.
Ci risiamo la scuola inizia di nuovo, io faccio le elementari:grembiule nero, fiocco rosa, cartella di finta pelle marrone, 2 quadernini mini a scacchi e a righe, penna Bic blu, matita, gomma, colori Giotto in formato mini da 6, e basta.
Niente altro solo la mia sfacciata frangetta che non stà ferma sulla mia fronte sfrontata, io piccola maschiaccio coi ginocchi sbucci da aprile a ottobre, io che gioco solo a giochi maschili, perchè da brava figlia unica ho solo 2 cugini da cui apprendere l'arte del gioco.
E poi la mia vita srotola via, finite le elementari, le medie, le magistrali, la laurea a Urbino, il doposcuola come primo lavoro part-time, le supplenze, il RUOLO, gli anni di lavoro a scuola con chiunque che dice:" Quest'anno maestro unico, programmi bomba, le tre I, no scusate si torna indietro: di nuovo maestro unico, di nuovo cambiamento, il grembiule..."
E io che faccio?!
Mi sottometto, taccio x arrivare al 26 x avere lo stipendio come una brava scolaretta che ha preso 6 all'interrogazione
o
mi arrabbio di brutto e cerco di lavorare seriamente coi miei alunni cercando di far capire loro che alla fine della loro carriera scolastica ci sarà un mondo migliore di adesso, dove una semplice tipa di nome Maria Stella, fà il buono e il cattivo tempo, così solo x suo schiribizzo.
E poi usa la parola PEDAGOGIA x scusare il caos che sta creando.
Se solo si riflettesse un minimo anche i nostri primini saprebbero che lavorare in un'ambiente malsano e sporco come questo che si sta creando, è deleterio x tutti, bimbi, genitori, insegnanti e popolazione intera.
Domani 15 settembre, si comincia...