L'avvio è già subito pieno di WOW! a gogo! perchè la prima photo stop che ci fanno fare è su una rada che si apre a ventaglio su uno specchio di oceano calmo, blu brillante, con sabbia dorata e conchigliette super! sembra un paesaggio provenzale o nord bretone...insomma solo scattare foto e imprimere nella mente queste belle immagini
Si riparte verso La Conquet osservando di scorcio il meraviglioso faro di St. Mathieu..." Pardon Je ne suis jamais allée sur un phare..." azzardo ma nessuno mi degna.
la costa verso il paese è un continuo susseguirsi di calette, spiaggette mini, e mare calmo blu oceano.
L'ingresso del paese
fiori e casette bellissime come vedemmo nel precedente Progetto Comenius sulle case...
qui in un supermarché si doveva solo comprare acqua, ma si sa...les italiennes!
abbiamo tutte comprato la borsa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le Conquet è un bellissimo paese di pescatori con casette mini,con porte mini e finestre mini ma curate in maniera eccellente!
dall'Olanda Jan...
all'attacco...una bucaniera!!!!!!!!!!!!
Finalmente a pranzo...
Ottimo cibo!? solo da provare...e poi ognuno decida per sé....comunque la bottiglia di Chardonnay...era ottima vero ragazze?
si torna verso il faro alla cui base c'è un rudere di chiesa e i ragazzi ne fanno un castello da conquistare
Beccy io voglio andare su, anche noi!?? la guida ci dà i biglietti e via sulle scalette strette, emozionante,163 gradini stretti, ogni finestrella una foto sull'Oceano anzi sull'America, perchè là lontano c'è il nuovo mondo
Falesie a strapiombo battute dal vento e dal mare, un faro imponente che veglia sulle rovine di un'antica abbazia... qui, il fascino è di casa! La Pointe Saint-Mathieu sembra un concentrato di Bretagna. A due passi, il porto di Le Conquet permette di raggiungere l'Ile Ouessant e l’Ile Molène.
La leggenda narra che, mentre riportavano il corpo di San Matteo apostolo, alcuni mercanti della regione del Léon furono miracolosamente salvati da un naufragio al largo di questa punta. Nel VI secolo, per ospitare le reliquie del santo, Tanguy costruì qui il primo monastero. Dell’abbazia rimangono oggi la facciata romanica, le volte di pietra del coro e le arcate della navata. Andate a visitarla al crepuscolo: è allora, quando viene illuminata dal faro, che raggiunge il suo massimo splendore. Alle spalle di questa costruzione, la cappella di Notre-Dame-de-Grâce ospita un piccolo museo che custodisce alcuni resti dell’antica abbazia.
163 gradini più su…
Il sentiero marittimo della punta conduce ai menhir cristianizzati. Queste due pietre sormontate da croci erano soprannominate “Forche dei monaci”. Non lasciate questo luogo senza aver ammirato il panorama dall’alto del faro! Fatevi coraggio: 163 scalini vi separano dalla cima, ma la vista sugli scogli di Les Vieux Moines (vecchi monaci) e sulla Chaussée des Pierres noires (scogliera di pietre nere) valgono sicuramente un piccolo sforzo!
da lassù tutto è bello, puro, leggero!
La discesa all'indietro è esilarante: Morgan sta attenta che se cadi rompi Wizzy!!!!!!!!!!!!!!!
Al ritorno x far giocare i ragazzi ecco una caletta che sfocia nell'oceano:qui spettacoli vari, noi bardate antivento, Katia e Franci che si fanno allettare dalla bella acqua, la maestra olandese si abbandona al sole, i ragazzi che godono al sole...una meraviglia, poche voci chiassose, pace interiore.
In ascensore verso le camere, stanche , esauste ma felici.
The seashore - one of my most favorite places God placed on this earth! Love it - looks like a great trip. Was this for school?
RispondiEliminayes, it's an european project about exchange experiences
RispondiEliminama di nuovo in giro! non ti fermi proprio mai tu eh? :-)
RispondiEliminaChe meraviglia questo post con una carrellata di foto che ci fanno dire che avremmo voluto essere lì, ristorante compreso, visto che i piatti ci sembrano invitanti e che dire del mare e della natura? Una meraviglia!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBaciotti alla zietta virtuale delle nostre principesse
Sabrina&Luca