voglia di viaggiare, abito in un borgo medioevale in provincia di Pesaro.Adorerei cucinare, ma il tempo è scarso,allora vado sui blog culinari e mi cimento durante i we.X i viaggi adoro UK
29 novembre 1983 ore 16.50! Io c'ero:un male!una gioia indecifrabile.In poche ore dal dolore al pianto felice, quasi isterico,un batuffolo tra le mie braccia, un cosino piangente, fragile coi pugni chiusi e color rosso x lo sforzo del pianto.E'Adriano, mio figlio, il primogenito.Tutto avrei pensato che col passar del tempo i ricordi si sarebbero rafforzati, non attutiti:ricordo quando la notte prima sono partita per l'ospedale con la mia valigia, credevo che sarebbe stata questione di minuti, invece è passata la mattinata e il primo pomeriggio:Adriano stava bene dentro di me"Mamma ancora, qualche oretta al calduccio" invece poi, spingi che ti spingi...eccolo il mio cucciolo. Sono passati ben 25 anni, mamma mia, sono vecchia! Ma Adri mi ha dato e mi dà gioia, conforto anche quando mi faceva arrabbiare e mi faceva stare in pensiero,per i bernoccoli, per le cadute dalla bici, per i compiti a scuola svolti male...insomma x tutto quel che ha fatto finora.Lui si è diplomato, laureato ora inizia a lavorare,ha la barba folta e...è il mio cucciolo.Ora e sempre. Auguri piccolo mio, stamattina ti ho dato un bacione sulle punte dei piedi, non ci arrivo più, ma credimi è stato come farti nascere ancora una volta, col tuo urlo di "benvenuto"che sempre sento nelle mie orecchie.I ricordi sono infiniti, tu ora hai il tuo mondo davanti, ma io non ce la faccio a scansarmi, a mettermi da parte...Io sono mamma tua. Auguri amore mio!
Eccolo direttamente da Bagussina http://bagussina.blogspot.com Un bel blog! bene, brava, bis! 7+! 10 e lode! Un bel modo x cominciare questo mercoledì imbronciato e freddo! Grazie!
Salve, oggi sono triste, non perchè è lunedì ma perchè stamatina entrando a scuola mi sono sentita strana.Guardavo l'edificio da fuori e dicevo-eh, sì sei una vecchia scuola! Poi nell'aula di 5° osservavo bene:se cadesse il soffitto, noi che siamo al piano superiore, rimarremmo lì, come sorci, perchè dalle sole scale interne è difficile uscire di corsa.Insomma tanti brutti, ma realistici pensieri.Sono 26 anni che insegno, ma di scuole rimodernate non ne ho MAI varcato la soglia, nel mio I.C ci sono 5 scuole primarie, altrettanto materne e 2 scuole medie vecchie. Un mio collega di scuola ha avuto la sventura di avere sulla sua testa dei calcinacci caduti da un controsoffitto in classe prima:era l'intervallo e i suoi 20 alunni erano nel corridoio a giocare;lui stava alla cattedra e PAK il drammma:niente di grave per Mario, piccole abrasioni sulla zucca semipelata, ma pensate allo spavento dei piccoli e dei colleghi tra polvere, urla e fuga immediata:il terremoto, una fuga di gas!? No solo la vecchia scuola che ha starnutito.Questo succedeva nel maggio di 4 anni fa, poi il dramma dei piccoli nella mattina del 31 ottobre e l'altro ieri la morte di Vito. Insommma non è giusto che chi entra in un edificio per insegnare e per ricevere insegnamento stia sul filo del rasoio perchè si risparmi su materiale e strutture. Se ci si mette il terremoto o il Padreterno ok, ma per l'incuria no.
Rieccoci nel sito http://www.scuolidea.it/didattika/indexnews.asp c'è un articolo di colui che vuole ammazzare tutti i blog e farci diventare o giornalisti o niente da fare. Ma chissà di cosa hanno paura, della troppa libertà che la gente vuole? Del fatto che siamo in grado di pensare, parlare e scrivere? Certo che la democrazia è proprio in ribasso. La politica sta facendo di tutto per annegare la Signora Democrazia in un mare di fango e ciò non fa onore a chi ci rappresenta. Sono amareggiata, delusa ma cercherò di oppormi finchè avrò voce.
E vai...amo bloggare, ma ancor di + riuscire a vincere quelle sfide tecnologiche che x una 50enne sono un Everest. Finalmente ho capito come inserire YOUTUBE, vedete ed ascoltate la grande Miriam Makeba:nel precedente post avevo inserito solo una sua foto e il testo della song PATA PATA, poi grazie all'aiuto di Dual http://graficworld.blogspot.com/ sono riuscita... Dai che ti dai...Ora mi sento magica come Morgan quando fa sparire gli oggetti sotto gli occhi dei cucciolini di scuola materna Chi si loda...si sente in Paradiso
mi fa senso chiamarti così, io che ti ho vista crescere pian pianino, dalle elementari, alle medie, al Classico, all'Università,infine alla Specializzazione. Mamma mia ne hai fatta di strada!Tu sei Chiara, ragazza di poche parole ma di buoni fatti.Tu sei la ragazza che ha avuto degli alti e dei bassi come tutti quelli della tua età, ma sei sempre restata a galla, grazie in primis alla tua forte volontà, e poi grazie alla tua famiglia:mamma, babbo, sorellina.E non dimentico certo il tuo Lui!.Oggi sei arrivata al traguardo finale, sei Dottore in Psicologia! Aspetta, mi asciugo una lacrima,sai Morgan ha l'emozione facile!
Tu sei per me come una figlia e quando con mamma tua si parlava di figli" ehi, Anto e la Chiaretta? tutto ok?" insomma è come se si parlasse dei miei due cuccioloni più te, Giò e Cami:una bella tribù variegata ma da soddisfazioni.
Domani avrai il lavoro, una famiglia, dei capelli bianchi, qualche rughina...insomma crescerai anche tu ma ricordati...noi vecchietti ti stiamo vicini e sei hai bisogno di qualche piccola magia...Morgan c'è sempre!
dopo aver visitato il mio blog, mi ha regalato questo premio con questa motivazione:stavolta approfitto per passarlo a delle nuove amiche che sto scoprendo piano piano ma che già mi piacciono tantissimo.
Mi sono sentita onorata perchè far parte di questo blog/club è bello, tipo una famiglia allargata a chi passa di qua.
Spero di aver bene in questo modo!se qualcuno può darmi una dritta x ritirarlo in modo adeguato...benvenuto.
Anche Luca e Sabrina di http://saporidivini.blogspot.com/ mi hanno regalato questo premio, oggi 9 dicembre 2008 Grazie ragazzi!
Sat wuguga sat ju benga sat si pata pat (Chor: „Pata Pata")
Sat wuguga sat ju benga sat si pata pat ...(Chor: Sat wuguga sat ju benga sat si pata pat...(Chor: „Pata Sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pa ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata pat ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
Aya sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Bridge: „Pata Pata" is the name of a dance ... we do down Johannesburg way. And everybody ... starts to move ... as soon as „Pata Pata" starts to play - hoo ...
Aya sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata pat ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
Haji-a sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga jo-ho ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata pat ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si ...(Chor: „Pata Pata")
Hoo, every Friday and Saturday night ... it's „Pata Pata"-time. The dance keeps going all night long ... till the morning sun begins to shine - hey!
Aya sat wuguga sat - wo-ho-o ...(Chor: „Pata Pata")
Aya sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pata pat ...(Chor: „Pata Pata")
A-hihi ha mama, hi-a-ma sat si pat ...(Chor: „Pata Pata")
Huh- a sat wuguga sat - hit it! ...(Chor: „Pata Pata")
Aah- sat wuguga sat - aim not si - hit it! ...(Chor: „Pata Pata")
A sat wuguga sat ju benga sat si pata ...(Chor: „Pata Pata")
Ecco la mia amica Manu che lo scorso 5 novembre ha compiuto gli anni. Wizzy, la nostra amica poeta le ha dedicato una poesia sulla musica di Manuela di Iglesias.
MANUELA Se di giorno vuoi un dolce, c’è una sola cuoca, MANUELA; la sua vita è in cucina, dove tu non puoi entrare, MANUELA; lei non dice mai ricette, odia gli artefatti, è cos,ì MANUELA; occhi grandi come il mare, prendere o lasciare, questo è lei, MANUELA; e se ha un appuntamento, lei non parla d’altro, perché lei, MANUELA; solo noi abbiam capito, l’importanza dei suoi dolci, la bontà dei suoi pranzetti, senza mai difetti, che ci dai, MANUELA; e così la nostra storia, da principio un po’ confusa, ora è qui, MANUELA; solo mangi, solo ridi, solo sai quanto vivi, se c’è lei, MANUELA; e se….. te gusta???? Morgan and Wizzy
Un mio collega, RSU così scrive x dimostrare le convinzioni del corpo docente tutto.
Articolo del giorno 02/11/2008 Cronaca di Pesaro “Chi non sciopera fa male ai colleghi” Un maestro accusa la professoressa che va in aula di agire contro la scuola PESARO - Una lettera aperta per illustrare a una professoressa il punto di vista di un maestro e soprattutto spiegare che chi non sciopera sbaglia. Anzi, fa peggio. Un punto di vista che rischia di gettare ulteriore benzina su una situazione - quella della scuola - già incandescente, dove non tutti, a 360 gradi, sono convinti di avere ragione (mentre gli altri, ovviamente, hanno torto). Una lunga lettera che dobbiamo tagliare in diverse parti, sperando che il maestro Vittorio Delmoro, il firmatario, capisca le nostre ragioni (di spazio).La lettera è indirizzata alla professoressa Paola Orlandi.“Se si trattasse di filosofia (o di religione, di politica, di gusti) allora sì che ciascuno di noi sarebbe libero di pensare e di agire come crede; ma sei proprio convinta che lo sciopero del 30 ottobre rientri in queste categorie? Tu, cara collega, potresti aver votato per questo governo, potresti sostenere le sue scelte, potresti condividere qualunque decisione, ma questo ti metterebbe automaticamente fuori dal tuo ruolo di educatrice e di insegnante...”.Già l’inizio è emblematico del dialogo impossibile fra le parti, tra chi sciopera e chi entra a scuola, per insegnare o apprendere.“Nel momento in cui tu, nella tua autonomia di pensiero e di azione, decidi di non scioperare, ti separi dai tuoi colleghi di lavoro, ti separi dai tuoi studenti, ti separi dai loro genitori, ti separi dal tuo ruolo educativo. Non scioperare il 30 ottobre ha significato oggettivamente volere che 130 mila colleghi perdano il loro posto di lavoro (compresi alcuni che stanno oggi e magari da anni lavorando al tuo fianco)”. Parole pesantissime: chi lavora fa perdere il posto di lavoro a chi sciopera. E l’articolo della Costituzione che sancisce il diritto di sciopero, non l’obbligo?Sostiene il maestro: “Non scioperare il 30 ottobre ha significato chiedere meno scuola per tutti gli studenti italiani (compresi quelli a cui tu oggi stai insegnando). Non scioperare il 30 ottobre ha significato desiderare un impoverimento sostanziale del servizio che lo stato è costituzionalmente tenuto ad offrire a tutti i cittadini (compresi i genitori dei tuoi attuali alunni). A queste verità oggettive, scritte nella legge e nei decreti governativi, tu puoi rispondere solo che non sono affatto vere, altrimenti non potresti continuare a definirti un'educatrice”.La professoressa Orlandi aveva motivato la sua scelta. Il maestro contesta queste motivazioni. “Dalla analisi fatta - scrivi - emerge un'opinione sostanzialmente positiva riguardo ad alcune proposte del ministro. Forse ti riferisci all'introduzione dello studio della Costituzione, al voto in condotta, al voto numerico anche alle medie o ai libri di testo o persino al maestro unico; ebbene, se solo di questo si trattasse hai semplicemente fatto un errore di valutazione : non costituiscono le discriminanti, non sono le motivazioni più importanti dello sciopero; ne sono solo un cascame, una deriva, una conseguenza. La motivazione prima, quella che sovrasta e ricomprende tutto sono i tagli, di docenti, bidelli, tecnici, amministrativi, ore di scuola, soldi, risorse. L'unica motivazione che mette fuori dal coro dei colleghi, dal ruolo di educatori, quelli come te che non hanno scioperato. Le altre motivazioni che sollevi sono un miscuglio di elementi attinenti alla didattica e di altri prettamente politici”. L.M.,
mi hai accompagnato dall'asilo all'università. mi hai accompagnato all'altare. ti ho accompagnato io nel tuo ultimo viaggio e credimi mi manchi tanto...ciao babbo Berto. tua figlia Antonietta
mi hai fatto nascere, mi hai accudito, amato, coccolata con la tua meravigliosa cucina, mi hai aiutato coi tuoi consigli e rimbrotti, ora sei in cielo col tuo Berto...ciao mamma Cè